Immaginatevi un appuntamento immanente: si sta per tenere in città il grande convegno dei versi.  Parole da poesie di ogni genere e di ogni età si danno appuntamento proprio nella nostra città, per discutere di cosa fare, di quali poesie sono belle e quali brutte, quali infiammano e quali spengono, e così via. A parlarne, giustamente, non sono degli specialisti, ma i versi stessi. Il primo atto del convegno è nell'accoglienza dei versi: e tutti gli alunni e le alunne saranno lì con un verso appuntato al petto, come i cartellini di riconoscimento di ogni convegno che si meriti. Questi cartellini li avremo preparati prima, con versi di poesie che ci piacciono, più o meno famosi e abbastanza diversi, in modo che ci siano almeno due o tre versi consecutivi distribuiti su diversi foglietti.  ·      Per esempio, per ventuno convegnisti, potremo avere: 2 foglietti “Tanto gentile e tanto...