Una piccola vicenda di quest'anno scolastico: in una scuola secondaria di primo grado (chiamata ancora sui giornali "scuola media") il docente di italiano decide di "non fare Dante".  Il motivo, per quanto si sa da fonti giornalistiche, starebbe nella presenza di Maometto nell'Inferno. Come giustamente notano sulle pagine di Historia Ludens Ilaria Sabatini e Antonio Brusa, Maometto è nominato nella Divina Commedia, ma in un passo che nessuna antologia scolastica riporta. Caso quindi singolare. Colpisce però come venga riportata la notizia: cioè che per attenzione ad alcune famiglie non sia stato portato a termine "il programma". Ecco: a me interessa questo fantasma che si aggira per l'Italia, il programma. Programma che non esiste più, di fatto, e che esiste ancora meno per "l'italitano alle medie", dato che nemmeno nelle indicazioni ministeriali è suggerita la necessità di Dante.  Cosa è oggi questo "programma"?  Sono le attese delle famiglie? La speranza di...