Il 16 maggio 1944 scoppia una rivolta nello Zigeunerlager di Auschwitz-Birkenau, il “campo degli zingari” dentro il campo di sterminio, in cui vengono deportati Rom e Sinti da tutta Europa. È una delle poche zone di Auschwitz in cui mamme e bambini non sono divisi, così come vuole il dottor Mengele, il medico incaricato di questa zona, che sta conducendo esperimenti terribili.

La scintilla della ribellione dentro il campo avviene dalla notizia dell’imminente liquidazione: i prigionieri insorgeranno con zappe e bastoni, gli strumenti di lavoro e quello che riescono a trovare nel campo, fino a rimandare il trasferimento e la soppressione. 

Storia tragica dentro una storia tragica, ma che spicca perché è una delle poche rivolte avvenute dentro i campi, e perché è ricordata dalle popolazioni Sinti e Rom come giornata della memoria. 

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