L’attività di produzione poetica a partire da un oggetto della natura colto spontaneamente in passeggiata è continuata nei giorni successivi alla nostra uscita (vedi “La passeggiata d’accoglienza 1 e 2).
Sarebbe bello poter avere quotidianamente occasione di passeggiate all’aria aperta, per affinare i cinque sensi in una percezione attenta delle diverse esperienze, però sappiamo che ciò è difficilmente realizzabile; è comunque possibile continuare ad allenare l’osservazione di ciò che ci circonda anche a scuola o tra le pareti di casa. Per far questo occorre incoraggiare e sostenere i nostri ragazzi verso un’attenzione precisa e partecipe su ciò che ci circonda, che è anche un modo per “ascoltare con gli occhi” (Donatella Bisutti, L’albero delle parole, p.125-126).
Questo accresce anche la nostra empatia verso il mondo che ci circonda e il pensiero analogico.
Prendendo spunto dal libro “Un albero è…” di M.e F. Barbero proviamo a rivolgere lo sguardo sulle cose che ci circondano, soprattutto quelle che talvolta prendiamo per scontate. L’obiettivo sarà osservarle da diversi punti di vista, come se potessimo uscire da noi e guardarle con occhi di altri esseri viventi.
Per fornire un modello utile alla scrittura, ho letto qualche esempio contenuto nell’albo, quindi ho proposto ai ragazzi la creazione di brevi paragoni simpatici, sul modello degli autori.
Es. “un albero è un ombrellone….per un grillo...”/ “un albero è una toilette…per un cane” (vedi le immagini in allegato), quindi, attraverso questi esempi i ragazzi sono stati invitati a crearne uuno a partire dall’oggetto scelto e portato in classe: devo dire che le libere associazioni e paragoni, per loro, sono avvenute in modo del tutto spontaneo e naturale.
Un altro albo da cui è possibile prendere avvio per un’attività di ricalco poetico è “Occhio ladro” di Chiara Carminati.
Anche in questo caso leggiamo una delle poesie scelte dall’opera, intitolata Il poeta e proviamo a individuare le immagini che l’autrice ci offre.
Evidenziamole e riportiamole a lato della poesia. Orientiamo I ragazzi a cogliere lo scheletro-struttura della poesia; sulla base di essa sarà possibile realizzare una nuova poesia, che richiama nella struttura il testo di partenza ma nel contenuto si avvicina all’interpretazione dei ragazzi.
Il poeta C. Carminati
Un poeta che vive in via Caprera
ficcò la luna in una gabbia nera
come un uccello dentro una voliera
perché voleva tenerla prigioniera
ma lei fuggì nel cielo della sera
e lui è lì che ancora si dispera.
SCHEMA RICALCO
Attività di ricalco su modello
………….. (soggetto del quotidiano) che vive in ………
…………… (azione) in …..(luogo)
come….(similitudine)
perchè……..(spiegazione)
ma….
e (sentimenti)…………………
Il ricalco poetico richiede di partire da poesie con una struttura semplice e lineare e permette a tutti i ragazzi di cimentarsi con la poesia: provare per credere!
