Riflessioni di Valerio Camporesi su quanto emerso dall’indagine della Fondazione Agnelli sulla scuola media. Ha suscitato una certa eco l'indagine sulla scuola Secondaria di primo grado (evidentemente continuare a chiamarla scuola media non era abbastanza à la page) recentemente pubblicata a cura della fondazione Agnelli: ne emerge un quadro pressoché disastroso, caratterizzato dall'ulteriore perdita di abilità e conoscenze, anche in relazione agli standard europei e dall'accentuarsi di quei divari sociali e regionali già fotografati dalla precedente indagine del 2011. La scuola media (io continuo a chiamarla così) come un vero e proprio buco nero in cui improvvisamente sembrano piombare gli alunni che, fino alle elementari (Primaria, secondo il nuovo corso terminologico), registrano livelli di apprendimento, almeno in matematica, al di sopra degli standard internazionali. Sarà veramente così, e se sì, perché? Sia concesso, come premessa, osservare come ad occuparsi di scuola sia un economista, Andrea Gavosto, fatto assai indicativo di...