Giovanni Lumini ci consiglia tanti idee-gioco con le scacchiere… e non parliamo solo di scacchi!

I Giochi astratti sono una categoria dei giochi di società/da tavolo. Caratteristica  principale di questi giochi è non essere ancorati a un tema o a un’ambientazione. Una buona parte dei giochi più antichi sono astratti. Ad esempio Scacchi, Dama, Backgammon, Mancala, Halma etc.

La cosa molto, molto interessante è che i giochi astratti non si sono fermati a quelli dei “bei tempi andati” ma sono invece proliferati e vi sono attualmente in commercio tantissimi giochi, con dinamiche molto particolari e originali e con la possibilità di essere appresi e giocati in breve tempo.

La serie Netflix “La regina degli scacchi” ha rilanciato il principale o meglio il principe di questi giochi, ma qui vorrei segnalarvi alcuni giochi astratti o di scacchiera, più moderni, che per la loro profondità, unita alla loro semplicità, potrebbero essere portati a scuola e proposti sostanzialmente a tutte le classi.

Le dinamiche, che questi giochi fanno scattare nelle ragazze e nei ragazzi, difficilmente non affascinano e la voglia di giocare e rigiocare, per capire meglio i meccanismi, è assicurata.

La maggior parte di questi giochi sono giochi che coinvolgono due persone anche se ci sono anche delle eccezioni.
Ve ne presento tre.

QUARTO!

Non posso non partire da QUARTO!, che ha appena compiuto 30 anni, essendo stato inventato nel 1991 dal matematico svizzero Blaise Muller.

Quarto! (edito da Gigamic), si gioca su un semplice tavoliere quadrato con quattro spazi per lato.

Vi sono a disposizione 16 pedine in legno che sono contraddistinte da quattro caratteristiche dicotomiche: pedina alta-pedina bassa; pedina chiara-pedina scura, pedina a base rotonda-pedina a base quadrata, pedina con la cima piena-pedina con la cima forata.

Le pedine non appartengono a nessuno dei giocatori in particolare: appartengono ad entrambi. Per capirsi non è che un giocatore tiene le pedine scure e uno le pedine chiare.

A turno si posiziona una pedina sulla scacchiera e nel momento in cui uno dei giocatori posiziona la quarta pedina di una fila (orizzontale/verticale/diagonale), se una di queste caratteristiche è soddisfatta per tutte e quattro le pedine può dire Quarto! e vincere.

Ad esempio vinco se metto la quarta pedina di quattro dello stesso colore, ma anche la quarta di quattro tutte basse, etc.

Detto così può sembrare poco interessante. In realtà l’aspetto geniale del gioco e il fatto che lo ha reso famoso in tutto il mondo è che è il giocatore avversario che ti dà in mano la pedina che devi giocare tu, è lui che decide quale pedina devi giocare.

Questo ovviamente ribalta tutto: bisogna in ogni momento essere ben attenti a non dare all’avversario la pedina che lo farà vincere.

ABALONE

Il secondo gioco è ABALONE, edito da Asmodee Italia, di qualche anno più “vecchio” essendo stato inventato nel 1987 dai francesi Michel Lalet e Laurent Lévi.

Il gioco si svolge su una particolare scacchiera esagonale in plastica, formata da 61 posizioni cave. Ogni giocatore, contrapposto all’altro, dispone di 14 biglie, bianche per uno dei giocatori e nere per l’altro.

Al proprio turno il giocatore può muovere una, due o tre pedine di una posizione in qualunque direzione, a patto che siano adiacenti fra loro. Il più delle volte ci si muove, diciamo così in verticale, “spingendo” le biglie, facendole scivolare sulla scacchiera.

Quando le nostre biglie, incontrano quelle dell’avversario, se siamo in posizione di superiorità (posizione chiamata sumito) possiamo spingerle. Dato che il numero massimo di biglie che si possono spostare è tre, appare chiaro che non si possono mai spostare più di due biglie avversarie.

Le tre combinazioni possibili per poter spingere l’avversario sono: 3 biglie contro 2, 3 biglie contro 1 e 2 biglie contro 1. Scopo del gioco è spingere fuori dalla scacchiera, in un apposito binario di raccolta 6 biglie avversarie.

È un gioco che affascina molto non solo gli adulti, ma anche i bambini e le bambine, per il movimento fluido delle biglie sulla scacchiera.

E’ però molto profondo e imparare a giocarlo bene richiede del tempo perché le considerazioni da fare sono molte, anche mettendo in campo la capacità di “vedere lontano” e non solo la mossa immediata.

HIVE

Per concludere questa breve carrellata vi propongo HIVE, edito da Ghenos, che, a differenza di molti astratti ha un’ambientazione che, in qualche maniera, risulta essere abbastanza funzionale alla comprensione del gioco e soprattutto lo reste più affascinante dal punto di vista estetico.

È il più recente dei tre, in quanto la prima edizione è del 2001.

Questo bellissimo gioco si differenza da molti perché non ha una scacchiera su cui agire ma il campo di gioco lo creiamo noi, di volta in volta, aggiungendo le pedine.

Queste pedine, di forma esagonale e molto piacevoli al tatto, rappresentano due schieramenti di insetti, uno bianco e uno nero.
Si parte dunque da un tavolo vuoto, dove, a turno, ogni giocatore aggiunge un insetto del proprio colore “all’alveare” o, se possibile, ne muove uno già presente. Le regole sono poche e semplici.

Ad ogni turno, infatti, un giocatore potrà  1) Far entrare in gioco un insetto (finché ne restano a disposizione) 2) Muovere un insetto già posizionato (se in grado di farlo).

La cosa veramente interessante è che, similmente agli scacchi, ogni insetto si potrà muovere secondo una sua caratteristica: la formica si muove ovunque, il ragno si muove sempre di tre mosse, lo scarabeo può anche salire sulle altre pedine e muoversi, per così dire, al piano superiore, la cavalletta salta ortogonalmente tutte le pedine che ha di fronte, etc.

Muovendosi, però non è consentito, “spezzare” l’unicità dell’alveare. Scopo del gioco è intrappolare l’ape regina avversaria. Anche questo gioco esercita un fascino notevole su tutte le fasce d’età e mette alla prova capacità di intuizione e deduzioni assolutamente non banali.

Vi sono anche tre “espansioni” con pedine Zanzara, Coccinella e Onisco, che apportano varianti alla composizione dei pezzi in gioco.

A titolo di curiosità vi riporto qua altri suggerimenti/titoli di altri giochi molto particolari di questa categoria, che potrete in autonomia cercare, nel caso suscitassero il vostro interesse.

Quoridor

Sempre di Gigamic, che ha creato una linea specifica, altro gioco direi “imprescindibile” è Quoridor, molto scacchistico, ma semplicissimo nelle regole e possibile da giocare in due, tre o quattro, oltre a Pylos e al recente Quantik.

Interessantissima è la linea GIPF PROJECT, nella quale troviamo giochi dai nomi improbabili (Zertz, Tzaar, Yinsch, Lyngk, Punct, Dvonn), tutti molto diversi tra loro e tutti con modalità di gioco originalissime e stimolanti.

Purtroppo le vicissitudini editoriali di quest’ultima linea non la rendono troppo facile da trovare sul mercato.

Nei miei sogni più reconditi vedo delle classi che, dotate di tante copie di questi giochi astratti, dedicano il tempo alla creazione di tavoli di gioco in cui, a due a due, i ragazzi e le ragazze si mettono alla prova, trovando ogni volta, per ogni gioco, le strategie giuste da adottare per risultare vincitori/trici.

Non solo scacchi allora: regine e re potrete esserlo ugualmente… e buon divertimento!