Marianna Balducci ci invita a liberare la fantasia (e creare una mostra o un libro di classe) partendo dall'icona del colpo di genio, la lampadina! “Un’idea, un concetto, un’idea finché resta un’idea è soltanto un’astrazione. Se potessi mangiare un’idea avrei fatto la mia rivoluzione” cantava Giorgio Gaber. La percezione che abbiamo del modo in cui nascono le idee spesso è fuorviante: si tende a pensare che l’idea sia una sorta di illuminazione fulminea, di lampo nel buio, senza concentrarsi mai abbastanza sul serbatoio di energia necessario per accenderla. È vero, l’idea si manifesta a volte sotto forma di repentina e sorprendente epifania e ci dà una scarica di adrenalina grazie alla sua capacità risolutiva di un problema che ci affligge o alla rivelazione di una cosa che prima non c’era. Ma se ci fermiamo a questo passaggio, che non è che l’ultimo stadio di un processo molto più articolato, finiremo...