Cinzia Sorvillo, docente a Orta di Atella (CE) ci parla del ruolo del docente nel facilitare l’incontro con un libro (con un ricordo d'infanzia) Quando si parla di libri e ragazzi, o più genericamente di lettura e scuola, ecco che si sollevano sempre accorati appelli che ci richiamano all’importanza di quell’atto intimo, lento e dilatato che chiamiamo lettura. Basta fare un giro sul web o frequentare un pochino la scuola, che ci si trova sommersi di iniziative e campagne che promuovono la lettura con tanto di slogan a effetto. Con tutta questa promozione, dovremmo immaginare folte platee di studenti lettori, circoli di giovani amanti della lettura e tante persone appassionate a quell’antico e misterioso oggetto che sfalda muri e rompe argini. Eppure gli italiani leggono poco! Basta guardare qualche statistica e i risultati che emergono appaiono agghiaccianti. Anche l'articolo apparso tempo fa nel Corriere, riporta questo titolo assai poco confortante...