Il coraggio si può insegnare? In classe è possibile lavorare con laboratori su misura per imparare ad affrontare e superare gli ostacoli della vita (e andare a caccia dei coraggiosi nelle storie)


Può un libro aiutare un bambino a diventare più coraggioso? Prima di rispondere a questa domanda, dobbiamo forse capire quale significato dare alla parola coraggio che, attraverso il francese, è giunto fino a noi dal latino coraticum, aggettivo che deriva da cor, cuore; questo fa del coraggio una virtù dell’anima che rende forte davanti agli ostacoli chi ne è in possesso, pronto ad affrontare i pericoli malgrado ci siano dei rischi.

essere coraggiosi non vuol dire mostrare i muscoli e la forza, intimorire gli altri

coraggioÈ proprio questo aspetto che vogliamo recuperare e salvaguardare. Perché “essere coraggiosi” non vuol dire mostrare i muscoli e la forza, intimorire gli altri. Essere coraggiosi significa saper affrontare la vita, senza fuggire o rinnegare se stessi e le proprie idee. Ecco perché – per rispondere alla domanda da cui siamo partiti – possiamo affermare che leggere e conoscere può aiutare un bambino a essere più coraggioso, può dargli degli strumenti in più per leggere la realtà, ma anche per superare i piccoli grandi ostacoli che ogni giorno può ritrovarsi a dover sostenere. È una delle grandi funzioni della narrativa.

È proprio dal significato di “coraggioso” che potremmo partire per proporre in classe un laboratorio didattico per la scuola primaria. Un’attività che, attraverso la lettura, può portarci a scoprire le piccole grandi sfide che ognuno – anche i più piccoli – è chiamato ogni giorno ad affrontare.

Parliamo dunque di resilienza, quella capacità che ognuno di noi riesce a mettere in moto quando deve affrontare e superare gli ostacoli della vita, le modalità che utilizza per riuscire ad assorbire al meglio le difficoltà – proprio come fa un materiale quando, ricevendo un colpo, riesce ad assorbire l’urto senza rompersi – e dunque riuscire a far fronte agli eventi traumatici. Del resto il MIUR già da qualche anno organizza corsi di aggiornamento e formazione destinati al personale scolastico sulla resilienza e gli stili di vita.

possiamo andare a caccia di coraggio nelle storie che conosciamo

Facciamo partire la discussione: chi è coraggioso? Dopo averne parlato insieme, spieghiamo ai bambini che possiamo andare “a caccia” di coraggio nelle storie che conosciamo. Aiutiamo la classe facendo subito qualche esempio noto a tutti, ad esempio partendo dalle favole: da Cappuccetto rosso ad Hansel e Gretel, fino ai tre porcellini. Proviamo anche a cercare personaggi coraggiosi nella letteratura, come Pippi Calzelunghe o Harry Potter, Peter Pan o Pinocchio, fino alla Matilde di Dahl.
Giochi_coraggiosi coraggio

Per rendere più viva la discussione, possiamo preparare in precedenza dei brani da leggere in classe, tratti da libri che vogliamo far conoscere agli studenti: dall’Isola del tesoro di Stevenson al Meraviglioso mago di Oz di Frank Baum, ma gli esempi, anche tra i classici, sono veramente tanti! La lettura e la narrativa rappresentano sicuramente un modo vincente e coinvolgente, perché nelle storie i più piccoli possono ritrovare traccia di quello che vivono ogni giorno.

Alla fine della discussione, proviamo a mettere insieme tutti i “tipi di coraggio” che abbiamo trovato nelle storie. Se vogliamo, per aiutarci, possiamo anche scriverli alla lavagna. E cerchiamo di comprendere il denominatore comune di ciò che definiamo “coraggio”. Eventualmente se vogliamo, con le classi III o IV che nel programma didattico hanno già cominciato a studiare l’epoca storica, possiamo continuare il gioco anche con figure realmente esistite, come Alessandro Magno o Cesare.

Giochi_coraggiosi coraggioPer proseguire l’attività a casa, proponiamo qualche lettura che le bambine e i bambini possono fare da soli.

Per il primo ciclo della scuola primaria, suggeriamo Lezioni di volo di Vainio Pirkko, edito da Clavis, per scoprire insieme le tante difficoltà che ci propone la vita e il modo – un po’ buffo e ironico – per affrontarle. Per il secondo ciclo suggeriamo invece due titoli: Cipì, un classico scritto da Mario Lodi e i suoi ragazzi, edito da Einaudi, che racconta le avventure di un piccolo uccellino e dei suoi amici, mettendo in luce il valore dei sentimenti, della libertà, del coraggio e dell’amicizia; e infine I giochi coraggiosi di Roberto Piumini, edito da Librì, che contiene dieci brevi storie per dieci piccole sfide, che poi tanto piccole non sono per i bambini che hanno deciso di affrontare il mondo.
Buon lavoro e buona lettura.