Una sperimentazione modenese  ha verificato che il metodo sillabico ha una ricaduta migliore rispetto alle usuali proposte di avviamento alla letto-scrittura. Ce la racconta il professor Padovani, che ha seguito il progetto Ci siamo mai chiesti se usiamo il metodo migliore per insegnare a leggere e scrivere ai bambini italiani? Esistono ricerche rigorose che ci permettono di orientare la didattica durante l'alfabetizzazione, cioè durante la prima primaria? Va innanzitutto chiarito che gran parte della letteratura internazionale si basa sulla lingua inglese, profondamente diversa e più complessa dell'italiano rispetto ai meccanismi di conversione dal grafema al fonema. Un bimbo italiano che abbia appreso i fonemi corrispondenti ai grafemi dell'alfabeto è in grado di leggere, attraverso un processo di sintesi, una quantità enorme di parole, anche inventate (ad esempio, TULPO). Al contrario, un bimbo inglese con la stessa competenza di base, potrebbe facilmente bloccarsi davanti a parole scritte diversamente ma con pronuncia...