23 Agosto 2018
Byod: le potenzialità dei dispositivi digitali a scuola
Francesco Leonetti e il byod: grazie alle app che ne sfruttano le funzionalità possiamo trasformare gli smartphone in strumenti didattici fantastici. A poterlo e saperlo fare... A me piace ogni tanto sfoggiare un po’ di anglofonie. Fanno effetto, un po’ come la nebbia artificiale sul palco dei concerti rock. Sbuffate di fumo nelle quali il chitarrista viene avvolto mentre si contorce nel suo assolo. Fa spettacolo. Qui però si esagera: BYOD. Già non si capisce come va pronunciato l’acronimo: bìod, biòd o come? I puristi pronunciano: baiod, come se stessimo parlando inglese, appunto. L’espansione dell’acronimo è più ostica: bring your own device. In particolare, la pronuncia di “your own” costringe a restare protesi e incastrati con le labbra come se volessimo dare un bacio a qualcuno che invece non lo vuole, e ad un lavoro tutto interno difficile da rendere e piuttosto innaturale per le nostre esperienze di fonetica italica....