23 Luglio 2018
Tutti in piedi: l’illusoria idea di obbligare al rispetto
In
Scuola
Sonia Coluccelli, insegnante e formatrice, riflette sul contenuto della lettera scritta da Galli Della Loggia al neoministro all’Istruzione Bussetti. Punto due: tutti in piedi Nella lettera scritta da Ernesto Galli Della Loggia all’indirizzo del neoministro all’Istruzione Bussetti e pubblicata sulle pagine del Corriere della Sera il 4 giugno,dopo la "predella" (pedana) il secondo punto che viene preso in considerazione è questo: "reintroduzione dell’obbligo per ogni classe di ogni ordine e grado di alzarsi in piedi in segno di rispetto (e di buona educazione) all’ingresso nell’aula del docente". C’è una frase celebre di un grande educatore, Janus Korczak, che credo meriti di essere messa subito qui, a contrappunto dell’affermazione su cui proviamo a riflettere. Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perchè bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inchinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. E’ piuttosto il fatto di essere obbligati...