La scuola si è aperta alla narrativa contemporanea e ai suoi scrittori, italiani e stranieri. Ciò che manca a questo punto è un coordinamento nazionale, che permetta ai professori di essere in contatto per inserire i loro progetti in un progetto più ampio, nazionale, sulla lettura. L'impegno collettivo, quello, c'è già. Non c’è Festival letterario a cui partecipi dove alla fine non si dia la colpa alla scuola se c’è poca partecipazione al Festival stesso, se i ragazzi non leggono, se la letteratura non si conosce più, eccetera eccetera. A questi atti d’accusa partecipano anche quegli insegnanti che peraltro leggono, s’informano e magari sono andati a quello stesso festival dove qualche scrittore o giornalista o collega li sta biasimando. Restano attoniti, silenti, desolati. Come ormai i prof sono costretti, messi all’angolo dall’aggressività montante di tutti coloro che si aspettano dalla scuola non tanto la qualità, quanto la promozione assicurata per...