La riflessione di Francesco Leonetti, esperto di editoria digitale scolastica, autore del tool epubeditor, formatore,  che ci spiega perché, secondo lui, i supporti digitali, "sono strumenti che richiedono nuovi metodi. Se non si cambia il modo di fare scuola, è inutile cambiare strumenti". Sono almeno 30 anni che si parla di computer a scuola, nelle sue varie denominazioni: la classica e ingessata "informatica", poi la psichiatrica "TIC" (Tecnologie dell'Informazione e Comunicazione) e oggi l'ecumenica "digitale". Diciamolo, un fallimento su tutta le linea. Prova ne è che siamo ancora qui a parlarne. Perché? Si potrebbe essere tentati di dire che le iniziative hanno fallito perché gli insegnanti non sono abbastanza formati all'uso delle nuove tecnologie. Non è vero. Tutti gli insegnanti, dalla neo-recluta fino alla prof prossima alla pensione, sanno benissimo come funzionano le "nuove tecnologie", ci mancherebbe. Alzi infatti la mano chi oggi non usa ad esempio Whatsapp o Skype...