L’obiettivo finale della sperimentazione tra letture ad alta voce e attività in classe, è quello di educare all’amore per la lettura e non si può obbligare ad amare, dice Loredana Pippione. Quindi sì alle attività ma non per essere "valutate".  Ai momenti “speciali” in aula di lettura si alternano le attività svolte in classe dove ogni singolo docente propone ai ragazzi attività finalizzate e più specifiche a seconda dell’età: esse vanno dalla sintesi attraverso il disegno accompagnato, magari, da brevi didascalie o dalle frasi più significative del libro letto sino a giungere alla rielaborazione dell’intera vicenda o parte di essa. Ai più grandi si ritiene utile, oltre che necessario, chiedere di esprimere le proprie opinioni: un giudizio personale sul comportamento di un personaggio, le proprie idee sul tema centrale della lettura, raggiungendo sicuramente un livello più profondo di comprensione sino ad arrivare all’essenza del messaggio del racconto o del romanzo...