Marta Tropeano ci guida nelle difficoltà dei rapporti coi bambini e ci fa riflettere sul bisogno di competenze empatiche e affettive nella scuola di oggi È una chimera oggi per chi si occupa seriamente di educazione pensare a una "scuola cosmica", a un'educazione alla vita. Dopo le battute della Ministra e l’approvazione della legge che obbligherà i genitori ad andare a prendere i figli a scuola fino all’età di 14 anni, penso che si sia fatto un passo nel buio culturale dei nostri tempi. Incontro sempre più spesso genitori e insegnanti che pensano che il bambino debba crescere, rendersi autonomo il più velocemente possibile (la cosiddetta corrente pedagogica del Precocismo), senza rispettare i suoi tempi di autonomia individuale e puntando a considerarlo come qualcuno a cui manca qualcosa. Ci dimentichiamo che il bambino non è un adulto ma al contrario un “Futuro adulto”. Ed è al futuro adulto che dobbiamo...