Dunque anche la scuola era un’idea dei Sissipole. Come poteva essere diversamente? La conclusione del racconto metafora della scuola di Renato Palma Leggi la prima parte qui Ma torniamo alla nostra storia. Cosa successe in quell’incontro al palazzo del governo? Le trattative andarono nel modo che potete immaginare. No davvero, disse il governatore e ottenne come risposta: Certo, mi pare che tu non abbia tutti i torti. E lui fermo: E allora facciamola finita di perdere tempo: il governo ha cose più importanti da fare che occuparsi della scuola. Qui occorre riconoscere agli Unsipole una capacità di prevedere il futuro veramente impressionante, anche oggi è così. I Sissipole però non mollavano, con una loro dialettica circolare facevano un giro largo intorno alle argomentazioni del governatore e poi tornavano al punto. Così alla fine ottennero un “va bene, provate, ma vi accorgerete che unsipole (non si può) essere così stupidi e visionari...