22 Ottobre 2017
Leggere è un classico, il bicentenario di Jane Austen
Nel bicentenario della morte della grande scrittrice Jane Austen, Paola Zannoner ci racconta come e perché leggere classici Quando ero bambina, si leggevano prevalentemente classici, cioè romanzi e racconti soprattutto dell'Ottocento e dei primi del Novecento. I libri erano veri e propri tomi con tavole illustrate, anch'essi di stampo antico. Leggere era un'esperienza che ci ricollegava alla tradizione, alla storia della letteratura, alla cultura appunto classica, in modo più impegnativo che divertente, più da eruditi che da esploratori. Ma chi ci consigliava i classici s'ingannava, perché i classici (come ho avuto modo di ripetere più volte) non sono di certo manuali di buon comportamento o di mantenimento di certe tradizioni, anzi. I grandi romanzi della letteratura sono contraddistinti dalla più ampia libertà di pensiero e di azione, da senso di avventura, anticonformismo, persino immersione in recessi inquietanti, negativi e orrendi della personalità umana. I classici sono tali perché esplorano la condizione...