Immaginate di poter diversificare il tipo di apprendimento basandosi su una predisposizione individuata da una lettura del DNA. Sarebbe vantaggioso per gli educatori? Quello che ormai risulta chiaro (come abbiamo visto su Occhiovolante nell'articolo sulle neuroscienze) è che ogni persona è unica e come tale possiede una diversa predisposizione all'apprendimento e ai suoi metodi. Ma oltre a questo varie ricerche, come quella di Darya Gaysina, mostrano come il modo in cui si apprende è diverso a seconda dell'individuo, il che porta gli scienziati a immaginare la possibilità di esplorare la genomica educativa, ovvero lo studio di come i geni sono predisposti a determinate forme di insegnamento. Si tratta di un campo estremamente avanguardistico e in costante espansione per via dei passi da gigante fatti in informatica e genetica. Significa identificare e analizzare i tratti del DNA relativi all'apprendimento come memoria, tempi di reazione e risultati accademici. Un giorno, la genomica potrebbe consentire alle...