Nel 1944 il fotografo ebreo Henryk Ross seppellì una scatola piena di fotografie nella Polonia occupata dai nazisti. Giusto un anno più tardi, sopravvissuto alla guerra, ritornò a scoprire le foto, e la loro storia tragica si ripercuote fino ad oggi Henryk Ross era un ebreo polacco, di professione fotografo sportivo, quando l’invasione del 1939 della Polonia cambiò tutto. Per sopravvivere, iniziò a lavorare per i suoi oppressori, facendo foto per le carte d’identità e propaganda per un dipartimento di statistica del regime nazista. Mettendo in pericolo la propria vita però, iniziò di nascosto a documentare quella che era la vita nel ghetto di Lodz durante l’occupazione della città. Coppie, ragazzi in cerca di cibo, eventi ordinari e straordinari di una vita assurda, comprese alla fine le immagini strazianti della deportazione dei suoi abitanti. Avendo una macchina fotografica ufficiale, sono stato in grado di catturare tutto il tragico tempo trascorso...